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Sapevate che esiste un film italiano intitolato “Il camionista”? Il mondo degli autocarri e dei veicoli industriali a quanto pare a volte è di ispirazione anche per gli sceneggiatori cinematografici. La figura del conducente di mezzi pesanti, d’altronde, ha sempre suscitato un certo fascino. Quello della vita “on the road” infatti è sembrato uno spunto perfetto per una drammaturgia al regista Lucio Gaudino nel 2016. Il soggetto è di Giovanna Guidoni, che ne ha curato la sceneggiatura insieme a Gaudino.
“IL CAMIONISTA”: INTERPRETI E TRAMA
Il film di cui parliamo risale al 2016, è stato girato e prodotto in Italia ed ha la durata complessiva di 95 minuti. Gli interpreti principali sono:
- Giorgio Tirabassi
- Simona Borioni
- Pippo Delbono
- Elena Cotta
- Nicola Nocella
- Nicola Di Pinto
- Emily Rinaldi
- Marie Christine Mubake Mwanga
Il protagonista, interpretato da Tirabassi, è un uomo di 48 anni di nome Riccardo, separato dalla moglie e padre di una bambina di dieci anni. Di mestiere fa il camionista ma nasconde dietro questa attività da libero professionista la collaborazione con una banda di criminali. Un giorno gli viene ordinato dal boss della banda – interpretato da Pippo Delbono – di custodire una bambina africana, affetta da turbe psichiche. L’intenzione dei criminali è quella di usarla per il traffico di organi.
Le atmosfere toccanti de “Il camionista”
Il protagonista Riccardo si trova, quindi, a nascondere la ragazzina Maisha a casa sua per qualche settimana. La famiglia del camionista, ignara della situazione, la accoglie immediatamente con affetto. Maisha si trova a stringere un rapporto di amicizia con Angela, la figlia di Riccardo, un’adolescente dal carattere problematico. I rapporti tra i protagonisti si evolvono e si complicano grazie all’arrivo della bambina innocente ed inconsapevole di cosa la aspetta. Persino la ex moglie del camionista, Sara (che ha avuto problemi di tossicodipendenza), torna a casa. Con loro vive anche l’anziana madre del protagonista. Inevitabilmente Riccardo si trova in grave crisi, quando arriva il momento di consegnare Maisha al suo boss.
“IL CAMIONISTA”: NON È UN FILM SULLA CATEGORIA PROFESSIONALE
Il film ha toni e atmosfere drammatici e affronta il tema scottante del trasporto illegale di immigrati clandestini. Sebbene le atmosfere siano sapientemente esasperate dal regista, emerge dal film un’immagine in cui possono ritrovarsi tante famiglie segnate dalla povertà e dal disagio. Si entra nel cuore della disperazione quotidiana, della povertà indegna che alimenta l’attività della camorra. Il fatto che il protagonista faccia di mestiere il conducente di camion, in effetti passa in secondo piano. La categoria dei camionisti, per certi versi, viene dipinta in modo poco realistico e negativo ai soli scopi della trama. Più che di una categoria professionale, si parla di una categoria di persone, disperate e vulnerabili, che hanno perso la forza di lottare e hanno scelto di abbandonare l’onestà. Le strade percorse dall’autista sono, però, quelle che molti camionisti nella realtà si trovano a percorrere quotidianamente.